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10 Dicembre 2020
Fauna: agricoltori autorizzati a difendere produzioni dai cinghiali, la svolta dopo confronto con Regione Toscana

20 devastazioni “denunciate” solo negli ultimi mesi in lucchesia.

Proprietari e i conduttori dei fondi muniti di licenza di caccia ad attivarsi direttamente per difendersi dai cinghiali. La svolta decisiva è contenuta nell’ordinanza del Presidente Giani che autorizza finalmente, sotto il coordinamento dell'agente responsabile individuato dalla Polizia Provinciale, il controllo faunistico laddove la presenza di cinghiali rappresenta un pericolo per l’agricoltura e le persone. “Esprimiamo soddisfazione ed apprezzamento per l’Ordinanza firmata dal presidente Giani che accoglie le nostre richieste, proprio nel momento di maggiore criticità nel contenimento della presenza di ungulati sul territorio. – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – E’ il frutto del confronto che la nostra organizzazione ha avuto con l’Assessore regionale all’Agroalimentare Saccardi la firma dell’Ordinanza n° 2020AP000330 ha mantenuto un preciso impegno”.

In provincia di Lucca, ed in particolare in Garfagnana e Media Valle, la presenza dei cinghiali è una vera calamità con danni a coltivazioni e terreni praticamente quotidiani. Sono venti le richieste di indennizzo per danni da fauna selvatica solo negli ultimi mesi richieste dagli agricoltori tramite Coldiretti alla Regione Toscana.

Coldiretti chiederà già dai prossimi giorni un confronto con le Polizie Provinciali e il Coordinamento Regionale degli ATC con la volontà di dare la massima collaborazione per lo snellimento delle procedure autorizzative, utili a rendere efficace quanto previsto dall’Ordinanza. “La pandemia, e le relative limitazioni alla movimentazione, hanno prodotto un ulteriore incremento della pressione della fauna selvatica nei confronti dell’agricoltura. Serve – conclude Elmi - che i contenuti del provvedimento divengano norma aldilà dell’emergenza Covid quando si potrà tornare alla normalità”.

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