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14 Ottobre 2016
STOP ALL’IRPEF AGRICOLO, VANTAGGI PER 400MILA AGRICOLTORI

Sono circa quattrocentomila gli agricoltori italiani che beneficeranno della cancellazione dell’Irpef agricola che riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell’annuncio fatto dal premier Matteo Renzi. Il primo ministro a fine settembre ha annunciato che «nel quadro economico del Def abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano.

Un provvedimento – ha precisato - che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura – ha precisato il premier - non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. E’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo».

In seguito a queste dichiarazioni il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato così: «abbiamo tagliato oltre 1,3 miliardi di euro di tasse per gli agricoltori in 2 anni, cancellando Irap e Imu sui terreni e ora tagliando l’Irpef sempre per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Nella prossima legge di Bilancio infatti abbatteremo ai fini Irpef le rendite catastali dei terreni agricoli». «Dopo l’abolizione di Imu e Irap – ha aggiunto il ministro -, con questo intervento realizziamo la più grande operazione di sgravio fiscale per l’agricoltura mai fatta in Italia”. “In questi mesi – ha concluso – l’agricoltura e l’agroalimentare sono stati messi al centro dell’agenda economica del Paese. Andiamo avanti con decisione per tutelare al meglio il reddito di chi vive di agricoltura».

L’eliminazione dell’Irpef sui redditi dei terreni per le attività agricole porterà un risparmio stimato in oltre 200 milioni di euro totali per le imprese agricole.

«In questo modo si riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale - ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo -. Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016».

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