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1 Febbraio 2016
UE VERSO LIBERALIZZAZIONE VINI

 Sangiovese e Vernaccia, a rischio la territorialità della denominazione.  Coldiretti lancia l’allarme per l’avvio della revisione delle norme che disciplinano l’etichettatura dei vini da parte dell'UE.

Nella fase di preparazione della proposta di modifica del regolamento CE n. 607/2009  la Direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea ha ipotizzato infatti di liberalizzare l’uso nell’etichettatura di tutti i vini, compresi quelli senza indicazione geografica, di quei nomi di varietà che oggi sono riservati.

In pratica si autorizzerebbe l’uso di denominazioni senza un riferimento geografico ma con solo il nome del vitigno. Il risultato sarebbe una pericolosa banalizzazione di alcune tra le più note denominazioni nazionali, come, per l'appunto, il Sangiovese e la Vernaccia.

Una concorrenza sleale che fa gola a competitor tradizionali come la Spagna ma anche a Paesi emergenti nel panorama viticolo comunitario.

Dopo l’allarme lanciato da Coldiretti un primo segnale è arrivato dal Commissione Europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, il quale ha assicurato che Non c'è alcuna intenzione di pervenire a modifiche che penalizzino l'attuale modello del sistema vitivinicolo italiano di qualità.

L’Italia nel 2015 ha sorpassato la Francia ed è diventata il primo produttore mondiale di vino con un quantitativo di produzione stimato a 48,9 milioni di ettolitri secondo i dati della Commissione Europea che attesta un calo dell’uno per cento dei raccolti in Francia dove la produzione si dovrebbe essere fermata a 46,6 milioni di ettolitri mentre al terzo posto si trova la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri in calo del 5 per cento.

L’andamento della vendemmia è stato accompagnato da un risultato storico sul lato delle esportazioni che hanno raggiunto il record di 5,4 miliardi con un incremento del 6 per cento in valore, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi dieci mesi del 2015. In Italia il vino genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone.

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