136 Views

30 Novembre 2018
Toscana: pastori sul piede di guerra

Cresce la tensione tra i produttori del settore ovi-caprino toscano dopo le disdette per le forniture arrivate da parte di alcuni caseifici, a fronte di questa nuova problematica Coldiretti si è mossa in maniera decisa scrivendo al Presidente della Regione Toscana Rossi e all’Assessore Remaschi con l’obiettivo di evitare i danni economici e occupazionali che questa situazione rischia di portare su tutto il territorio toscano.

Siamo in un contesto in cui sale la febbre nel comparto ovi-caprino toscano, già in sofferenza per il prezzo del latte in continuo calo e la situazione difficile per i continui attacchi dei predatori. Ultima tegola sul settore le disdetta dei contratti di fornitura di latte che Alival e Granarolo stanno comunicando ai pastori in particolare di Grosseto, Siena e Pisa. Che la situazione del comparto non sia facile ne è testimonianza la chiusura ad inizio estate dello storico caseificio Ciolo di Castel del Piano che ha chiuso i battenti dopo quasi 35 anni di attività.

Coldiretti Toscana davanti ad una situazione che può annunciarsi drammatica non ha esitato a prendere carta e penna e scrivere al presidente della giunta regionale Enrico Rossi e all’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. “Riteniamo che se tale atteggiamento, che va ad aggiungersi ad una riduzione diffusa del prezzo, dovesse sostanziarsi – si legge nella missiva - il danno sui territori interessati sarebbe gravissimo sia in termini economici che occupazionali. Basta considerare che il comparto ovi-caprino toscano conta oltre 1500 aziende per un valore in termini di latte di circa 55milioni di euro ed interessa 5000 posti di lavoro”.

Il valore della filiera ovi-caprina nel complesso è stimato in 110 milioni di euro.
Molti dei 550mila quintali di latte vengono utilizzati per ottenere il rinomato Pecorino Toscano DOP che è prodotto esclusivamente con latte intero delle pecore allevate nella zona di origine (Toscana oltre ad 11 Comuni del Lazio e 2 dell’Umbria). In Toscana, quarta regione per numero di pecore, i capi arrivano ad oltre 471 mila e sono prevalentemente allevati in maniera estensiva: pascolano all’aperto nella maggior parte dell’anno e vengono ricoverate in ovile solo nei mesi più freddi. 17 i caseifici associati al Consorzio di tutela del Pecorino Toscano Dop.

La domanda che gli allevatori toscani si pongono è semplice ed immediata: qualcuno vuol far sparire il latte toscano per far sparire il Pecorino Toscano? Su questo Coldiretti e i pastori hanno idee molto chiare.

QUALE TRA QUESTI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI REGALERAI A NATALE?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi