La Giunta regionale ha dato comunicazione che già dalle prossime settimane si procederà a liquidare gli aventi diritto all’indennizzo previsto dal bando regionale di sostegno agli agriturismo colpiti dall’emergenza Covid: “Considerando il periodo di forte crisi economica vissuto anche dagli oltre 1500 agriturismo della provincia di Siena, questa risulta una boccata di ossigeno” è il commento di Fabrizio Rappuoli, presidente di Terranostra Siena che è l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti.
Alcune settimane fa era stata proprio Coldiretti Terranostra a lanciare un appello ulteriore ai Comuni di tutta Italia – quindi anche della provincia di Siena – affinché fosse azzerata la Tari “perché anche le strutture agrituristiche da un anno stanno lottando per sopravvivere stretti fra lockdown, misure anti contagio e limiti agli spostamenti con il crollo del turismo e il blocco della ristorazione”. Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di alimenti stranieri sui banchi dei supermercati. Ma la chiusura delle attività agrituristiche sta mettendo a rischio un intero comparto legato al turismo e al territorio. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma occorre dare una mano per affrontare la tempesta, attraverso interventi che consentano alle imprese di ripartire. Per superare la crisi – aveva detto Coldiretti Terranostra - occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre Imprese. Lo stesso Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) istituito dall’Anci per assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale, ha infatti ribadito la facoltà degli enti di deliberare riduzioni della TARI per le imprese che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione di emergenza.