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14 Aprile 2016
ARRIVA IL TESTO UNICO DEL VINO PER SNELLIRE LA BUROCRAZIA

 Si avvicina il testo unico sul vino per lo snellimento della burocrazia. Per arrivare dal vigneto alla bottiglia servono, attualmente, più di 70 pratiche che coinvolgono 20 soggetti o enti diversi.

Il testo è stato approvato lo scorso 6 aprile dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. «Raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli», ha detto il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo.

In discussione da quasi due anni, ora la Commissione Agricoltura ha definito un testo organico, suddiviso in otto Titoli e composto da ben 89 articoli, diretto a fornire risposta e riscontro alle istanze e alle esigenze dei produttori, sulla base di una normativa moderna e aggiornata sviluppata seguendo le due priorità fondamentali del settore: la semplificazione amministrativa e la sicurezza alimentare.

Tra le previsioni di riordino il Testo unico si occupa, innanzitutto, del sistema di comunicazioni obbligatorie, con lo sviluppo di una innovativa rete informatica di gestione, ma anche del riallineamento di alcune pratiche enologiche.

Tra le novità, si segnala l'istituzione, presso il Ministero delle politiche agricole e forestali, dello «Schedario viticolo e inventario del potenziale produttivo», gestito dalle Regioni, destinato a raccogliere tutte le informazioni sul potenziale produttivo vitivinicolo nazionale cui dovranno obbligatoriamente essere iscritte tutte le unità vitate idonee alla produzione di uva da vino. Nella medesima ottica, verranno implementate le funzioni e la centralità del «Sian», Sistema Informativo Agricolo Nazionale, che rappresenta il punto unitario di accesso alle informazioni e ai servizi resi disponibili in rete dalla Pubblica Amministrazione Centrale e dagli Enti Territoriali.

Cambieranno le disposizioni dedicate alla presentazione, pubblicità ed etichettatura nel settore vitivinicolo, che raccoglie le disposizioni di legge circa la produzione, la commercializzazione, le denominazioni di origine, le indicazioni geografiche, le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la presentazione, la gestione, i controlli e il sistema sanzionatorio. Potranno convivere più denominazioni  all'interno del medesimo territorio, anche usufruendo di indicazioni aggiuntive.

Centrale, nel testo legislativo, è la tutela della qualità e della sicurezza alimentare, con l'attribuzione al Ministero delle politiche agricole e forestali del compito di coordinamento e programmazione delle amministrazioni coinvolte nei controlli e nella vigilanza.

Di rilievo anche la previsione dedicata alla «Tutela delle produzioni e trasparenza delle informazioni», che assegna alla Agenzia delle Dogane il compito di diffondere, con strumenti telematici, tutte le informazioni relative alle importazioni di prodotti vitivinicoli.

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