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30 Settembre 2016
ARRIVA LA TRACCIABILITA’ DEL GRANO DA PASTA

Durante la Giornata nazionale dell’olio extravergine italiano è stato fatto un annuncio importante sul grano. Renzi ha proposto l’etichettatura di origine obbligatoria per quello usato per la pasta. Il premier ha risposto così alla richiesta di aiuto fatta da una giovane imprenditrice agricola salita sul palco del Nelson Mandela Forum il 29 settembre. Si cambia direzione, dunque, nella trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui un pacco di penne e spaghetti su tre contiene prodotto straniero senza che il consumatore lo sappia.
 
Dopo il piano cerealicolo e i contratti di filiera che premiano l'origine nazionale del grano condivisi con determinazione proposti dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina si tratta di una necessità per contrastare le speculazioni che nell’ultimo anno hanno provocato il crollo del prezzo del grano duro destinato alla pasta che è praticamente dimezzato (-43 per cento) mentre si registra un calo del 19 per cento per quello del grano tenero destinato alla panificazione con i compensi degli agricoltori che sono tornati ai livelli di 30 anni fa. Il risultato è che oggi il grano duro per la pasta viene pagato sotto i 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane è sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori al di sotto dei costi di produzione e con un “crack” da 700 milioni di euro per il Granaio Italia. In pericolo non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy.
 
L’Italia è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con 4,8 milioni di tonnellate su una superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari ma sono ben 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero e di queste oltre la metà per un totale di 1,2 milioni di tonnellate arrivano dal Canada.

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