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5 Febbraio 2015
Coldiretti Siena: “Un giorno da Allevatore”

Ci sono 20mila stalle in meno, -206% secondo i dati diffusi dall’Istat. Tra burocrazia e tasse molti sono costretti a chiudere per non parlare del prezzo del latte che è instabile e non permette di fare investimenti a lunga distanza”.
biodiversità. Oggi la produzione del latte con cui si produce anche il famoso pecorino che tutti ricercano anche nei mercati di Campagna Amica, è a rischio.
deputati e senatori, rappresentanti istituzionali dell’amministrazione regionale, sindaci ed assessori dei comuni, rappresentanti delle associazione dei consumatori ed ambientaliste. Ci sarà una grande partecipazione e soprattutto siamo certi di poter attirare l’attenzione dei cittadini che troveranno in un centro storico una vera stalla per capire quale sia il vero valore del latte che proviene dal territorio rispetto a quello che arriva da chissà quale paese e fa chilometri e chilometri prima di approdare nei caseifici”.
Nell'anno dell'Expo 2015 a fare impressione è il fiume di latte importato dall’estero che supera del 360% il latte prodotto in loco dai nostri allevamenti: 230mila tonnellate le importazioni, 68.300 la produzione toscana. E’ il differenziale, tra prodotto ed importazioni, più alto in Italia.
Più latte importato significa provenienza dubbia quando non c’è l’obbligo di origine nell’etichetta del latte, dei formaggi e di tutti i derivati – ha spiegato Francesco Sossi- con il 40% del latte che non ha nè un nome, nè un cognome. Vogliamo sapere cosa diventa questo latte e quale forma assume”.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

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