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11 Aprile 2013
COLDIRETTI TOSCANA VERSO LA SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI

L’economia? Deve essere basata sul rapporto impresa-lavoro e non più sulle logiche di facili speculazioni finanziarie o di rendite di posizione. E’ lo slogan forte uscito dal seminario organizzato da Coldiretti Toscana, in preparazione alla prossima Settimana Sociale dei Cattolici Toscani, che si tiene a Pistoia dal 3 al 5 maggio. Oggi a Firenze si è tenuto il vertice a cui hanno partecipato i dirigenti dell’organizzazione provenienti dalle dieci provincie della regione e che, tra i relatori, ha visto la presenza di Padre Antonio Airò,  della segreteria della Settimana Sociale dei cattolici toscani; Maria Cristina Rocchi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa; e don Giovanni Momigli, direttore della Commissione per la Pastorale Sociale e per il Lavoro della Diocesi di Firenze. A coordinare i lavori Fabrizio Filippi, vice presidente Coldiretti Toscana, e don Gabriele Gerini, consigliere ecclesiastico dell’organizzazione. Don Airò ha inquadrato la prima settimana sociale dei cattolici toscani come elemento di novità per il mondo cattolico della regione: un momento per approfondire e dare concretezza alla Settimana Sociale dei cattolici italiani che si è svolta nell’ottobre 2010 a Reggio Calabria. Nella relazione centrale Maria Cristina Rocchi ha richiamato i principi della dottrina sociale della Chiesa che da sempre animano e orientano l’attività di Coldiretti. Dirompente come sempre, Don Momigli, nel suo intervento, ha indicato la strada per un nuovo rapporto tra impresa e lavoro, superando l’etica dell’immediato e del facile profitto, per riscoprire i valori autentici di una sana e vitale economia, capace di valorizzare le risorse umane e territoriali. In questo scenario, riacquista  importanza anche una nuova visione della formazione intesa come accompagnamento all’intraprendere. Hanno portato la loro testimonianza i rappresentanti delle istituzioni toscane. Piero Giunti,  neo presidente del consiglio provinciale  di Firenze, che ha sottolineato l’importanza del mondo agricolo capace di dare continuità di valori e speranza alla società e ai giovani. L’assessore regionale Gianni Salvadori, evidenziando l’inevitabile crisi del welfare e del sistema associativo toscano, ha ribadito la necessità di rifondare il tessuto sociale, attraverso un meccanismo basato sulla persona e sulla comunità. In questo il mondo cattolico   deve portare un contributo originale e insostituibile.

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