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7 Giugno 2013
“Cresco insieme alla mia azienda”, la storia di Erika Ciappelli

A soli 26 anni decide di investire su se stessa, accollarsi dei rischi, chiedere dei finanziamenti, salire su un trattore e diventare imprenditrice agricola. E’ la storia di successo di una ragazza di Coldiretti Siena, Erika Ciappelli che, nel cuore della Val d’Elsa, con l’azienda agricola Galognano, produce vino Chianti “atto a divenire” Docg, ovvero vino sfuso che non esce sul mercato con etichetta omonima. “Negli ultimi due anni mi sono gettata anima e corpo in questa attività che - spiega Erika Ciappelli - mi occupa e mi dà lavoro costantemente e quotidianamente ma, nonostante il grande impegno richiesto, l’agricoltura mi sta regalando importanti soddisfazioni. La mia azienda aveva bisogno di essere rinnovata, trovare un nuovo slancio produttivo e non solo, così, quando ho iniziato impegnarmi in prima persona, non è stato facile, soprattutto perché la crisi e il grave contesto economico in cui viviamo non agevola, anzi, tutto deve essere programmato ed è indispensabile non lasciare nulla al caso. Ma con costanza e lentamente, passo dopo passo, la mia azienda agricola sta crescendo insieme a me. Una realtà di medie dimensioni e difficile da gestire anche perché ne ho preso le redini in un momento delicato, dopo la perdita di mio padre. Oggi contiamo 70 ettari in Val d’Elsa, di cui 14 a vigneto e i restanti a seminativo e oliveto”. Di questi tempi diventare agricoltori sembra una cosa difficile e abbastanza lontana dalla realtà, invece le opportunità ci sono, soprattutto nel Senese. “Abbiamo messo a punto anche un decalogo pensato per i giovani e per aiutarli a svolgere l’attività agricola - spiega Francesco Sossi, direttore Coldiretti Siena - i primi passi da fare? Avere un’idea di impresa, capirne le potenzialità, confrontarsi con altri che hanno già fatto esperienze simili in Italia o in Europa e iniziare a sviluppare il progetto”. Ecco i primi punti da cui partire per trovare lavoro in agricoltura “un settore che sta diventando sempre più un’attività ricca di innovazione - commenta Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – e, venute meno le garanzie del posto fisso, che caratterizzavano le occupazioni tradizionali, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna che permette di realizzare i propri sogni”.

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