L’agricoltura punta sulle energie rinnovabili per produrre energia pulita e tagliare le bollette che in queste settimane sono già triplicate nelle campagne a causa degli effetti delle speculazioni internazionali sul prezzo del gas innescate dal conflitto in Ucraina che stanno mettendo in ginocchio il Paese. Dal 27 settembre e fino al 27 ottobre sarà possibile presentare le domande per i contributi destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici rurali dei settori dell’agricoltura, della zootecnia e dell’agroindustria. La misura sul “Parco agrisolare”, prevede una dotazione di 1,5 miliardi di euro e rientra nell’ambito dei progetti del Pnrr del Mise.
Ad annunciarlo è Coldiretti Lucca che ha organizzato per lunedì 12 settembre, alle ore 12.00, un incontro online gratuito aperto alle imprese agricole associate per illustrare le caratteristiche del bando e le modalità di partecipazioni. Per partecipare è necessario iscriversi contattando gli uffici zona Coldiretti allo 0583.341746 (Lucca) oppure allo 0584.391360 (Lido di Camaiore).
“Si tratta di un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti, proprio mentre si discute sul tetto al prezzo del gas proveniente dalla Russia. – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – Questa misura era contenuta nel pacchetto di priorità richieste al Governo in occasione della grande manifestazione di febbraio che aveva coinvolto anche la Toscana con iniziative a Firenze e Grosseto. L’energia pulita è la strada che il nostro paese deve imboccare con decisione e rapidità”.
Obiettivo finale della misura è di promuovere l'installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare. Sarà possibile presentare progetti per installare impianti fotovoltaici dai 6 kWp fino a 500kW sui fabbricati strumentali all’attività, con un contributo in conto capitale (tra il 40% e il 70% della spesa massima ammissibile) che potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle coperture con la rimozione di amianto (ove presente) e/o migliorando la coibentazione e areazione. Tali progetti potranno essere abbinati anche all’installazione di sistemi di accumulo e di ricarica elettrica. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari inferiore ai 7000 euro annui.
Il 4 agosto scorso è stato sottoscritto un accordo tra il Gse e il Mipaaf. Le domande di incentivi infatti dovranno essere presentate attraverso il portale del Gestore dei servizi energetici S.p.A.