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26 Luglio 2012
Il Consiglio regionale approva la “mozione Coldiretti”

Fausto Ligas presidente Coldiretti Siena: “Il sostegno della Regione Toscana potrà contribuire all’approvazione della Legge salva olio”. 
Difendere il vero made in Tuscany dai quei prodotti che, per assonanza fonetica (pecorino, olio del casale, ecc.), richiamano le bontà dell'agroalimentare italiano, ma che di toscano, spesso, neppure di italiano, non hanno nulla. Questo il messaggio che gli oltre cento agricoltori di Coldiretti Siena hanno lanciato durante il presidio degli agricoltori che si è svolto martedì 24 luglio di fronte al Consiglio della Regione Toscana. Il primo risultato che Coldiretti ha ottenuto è la mozione approvata all’unanimità, ieri, dal Consiglio regionale, primo firmatario il presidente della commissione Agricoltura Loris Rossetti (Pd), in cui si chiede  più impegno per difendere la filiera dell'olio d'oliva. Gli agricoltori senesi guidati dl presidente Fausto Ligas hanno chiesto la dichiarazione evidente dell’origine dei prodotti in etichetta, il divieto di utilizzo di marchi capaci di evocare radici territoriali inesistenti, la possibilità di verificare il prodotto anche con analisi sensoriali e non solo chimiche. “La legge salva olio – ha spiegato Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – è il punto da cui partire. Abbiamo bisogno di etichette trasparenti e chiare che rendono immediatamente riconoscibile il prodotto italiano e toscano, per far sentire la nostra voce, la nostra prima azione è stata il presidio giallo davanti al palazzo del Consiglio regionale, in stile Coldiretti, per difendere quel primato di qualità che la Toscana si è  guadagnata e meritata. Siamo molto soddisfatti dell’approvazione all’unanimità della mozione presentata da consiglieri di diversi gruppi, tra cui il presidente e il vice presidente della commissione agricoltura, a sostegno della “legge salva olio”. Come hanno messo in evidenza gli ultimi sequestri di olio nella nostra provincia, i danni, che i produttori onesti, subiscono ogni giorno sono ormai insostenibili. L'agricoltura troppo spesso - dalla politica - è considerata l’ultima ruota del carro. Dobbiamo invece renderci conto dello sviluppo e dell’alto potenziale di questo settore: la terra che, con i suoi valori produce lo 'stare bene' del Belpaese, anche nella nostra provincia, con i prodotti buoni e genuini, apportando benefici per l’economia e l’occupazione. Basti pensare a come sarebbe il paesaggio di Siena e provincia se, al posto delle colline e delle campagne curate e tutelate dagli agricoltori, ci fossero panorami abbandonati o capannoni industriali. Adesso, il sostegno della Regione Toscana, potrà contribuire alla rapida approvazione del disegno di legge in discussione al Senato ma inspiegabilmente fermo in un cassetto”.

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