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15 Maggio 2018
Italia leader in Europa per la trasparenza in etichetta

La trasparenza in etichetta è una garanzia per il consumatore e un valore aggiunto per tutte quelle imprese agroalimentari che hanno produzioni di qualità. In Italia siamo, in questo senso, leader a livello europeo, soprattutto grazie al decreto firmato dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e dal Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, con il quale si assicura l’applicabilità fino al 31 marzo 2020 dei decreti ministeriali che hanno introdotto l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per latte, pasta, riso e pomodoro. A seguito di queste normative nazionali il nostro paese si trova all’avanguardia all’interno della Comunità Europea, risultando al top nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori, con l’etichetta di origine Made in Italy presente sui ¾ della spesa e che impedisce di spacciare prodotti stranieri come nazionali

Grazie all’azione di Coldiretti l’Italia si è dotata di una legislazione nazionale di avanguardia che sarà peraltro rafforzata a partire dal 9 maggio dal nuovo decreto legislativo sulle sanzioni, che prevede multe da 2 mila a 16 mila euro in caso di mancata indicazione dell’origine. Le norme italiane, che prevedono l’obbligo di indicare l’origine in etichetta dei derivati del latte, del grano nella pasta, riso e nei derivati pomodoro, si aggiungono a quelle europee dove – continua la Coldiretti – il percorso di trasparenza è iniziato con la carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

Di fronte all’atteggiamento contradditorio della Commissione la Coldiretti si impegna a dare battaglia con l’avvio di una mobilitazione popolare #stopcibofalso nei confronti dell’Unione Europea per fermare il cibo falso e proteggere la salute, tutelare l’economia, bloccare le speculazioni e difendere l’agricoltura italiana. La raccolta di firme è stata avviata da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica in ogni farmers’ market d’Italia e on line su siti i www.coldiretti.it e www.campagnamica.it ma sono previste anche iniziative lungo tutta la Penisola.

Un obiettivo condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che chiedono di superare l’atteggiamento incerto e contraddittorio dell’Unione Europea che obbliga ad indicare l’etichetta per la carne fresca, ma non per quella trasformata in salumi, per la frutta fresca, ma non per i succhi.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione origine E quelli senza

Carne di pollo e derivati Salumi
Carne bovina Carne di coniglio
Frutta e verdura fresche Carne trasformata
Uova Frutta e verdura trasformata
Miele Pane
Passata di pomodoro
Pesce
Extravergine di oliva
Latte/Formaggi
Pasta
Riso
Derivati del pomodoro diversi da passata e sughi pronti
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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